Tempo di vendemmia, di profumi che inebriano e allora... quale tema migliore per la rubrica dell'Italia nel piatto?
UVA E VINO (Dalla vigna alla cucina)... ecco il titolo per questa puntata ricca di spunti e curiosità gastronomiche!
Tutte ricette legate tra loro dal frutto della vite, l'uva, cosi' tale e quale o prodotti derivanti dalla sua trasformazione nel nettare per eccellenza!
Nella mia cucina trovate U cuette di uva (il cotto di uva)...ecchevelodicoaffà...durante la cottura, con il suo profumo che inondava tutta la casa, ero già immersa con la mente nel periodo natalizio, già a pregustarmi "carteddate", "pettue", o "pittule", "mustazzuoli", tutti dolci di Natale che vengono appunto conditi con il cotto di uva (o di fichi, altra prelibatezza pugliese). U cuette viene utilizzato anche per "u grane cuette" tipico piatto barese che si prepara nelle festività dei morti!
Aggirandosi, durante i giorni di vendemmia, per le vie dei nostri centri, è facile sentirsi avvolti negli odori dei mosti in ebollizione.
U cuette quindi è un denso sciroppo dal colore scuro e dal sapore dolce che si ottiene facendo sobbollire a lungo il mosto che erroneamente viene chiamato vincotto, in quanto non è il vino che si fa bollire ma il succo dell'uva appena spremuta e prima che cominci a fermentare.
Era famoso e usato all'epoca dei romani come bevanda mista a neve. Nel medioevo era adoperato nei dolci e si chiamava "careno" dal latino tardo carenum "vino dolce" se si aggiungeva acqua al mosto e cuocendo il tutto si riduceva di 1/3 oppure "defruto" se ridotto di 1/2 o "sapa".
Il vincotto, secondo le tradizioni pugliesi, è un vero elisir di lunga vita.E' ricostituente, è un medicinale per le cure di stomaco, intestino e reni.
In Puglia è chiamato cutte, cuètte, cuttu, a Minervino Murge si dice merecutte (da merum "vino puro" più coctus).
Secondo un'antica credenza popolare, mentre il mosto bolle, sarebbe vietata la presenza di una donna estranea alla famiglia e che si trovi nel periodo mestruale, perchè il mosto andrebbe a male formando due strati: uno di zucchero alla base e l'altro acquoso in superficie!
Ma è solo una leggenda!!!
Da paese a paese cambiano i metodi di preparazione, io l'ho preparato nel modo più comune e semplice.
Notizie da "La cucina pugliese" di Sada
Per realizzare il cotto d'uva vengono usate di solito diverse varietà di uve rosse da vino, generalmente autoctone, le Primitivo, le Negroamaro, le uve baresine e l’uva Malvasia, ma vanno benissimo anche le bianche e altri tipi di uva.
Ingredienti:
5 kg. di uva matura bianca o rossa o entrambe ( io ho usato malvasia nera)
oppure
5 l. di mosto di uva
Procedimento:
Staccare i chicchi di uva dalle raspe, lavarli e metterli a scolare per un po', poi spremerli benissimo in un contenitore, eliminare i chicchi strizzati, il liquido ricavato verrà filtrato attraverso un canovaccio pulito e messo a cuocere in un tegame di acciaio,
Una volta raggiunto il bollore , continuare la cottura a fuoco lento , ci vorranno diverse ore affinché il mosto raggiunga la giusta consistenza di uno sciroppo denso, va bene la prova del piattino, io ho impiegato almeno 4-5 ore.
Quando è pronto, spegnere il fuoco, attendere qualche minuto e versare nella bottiglia.
Tenete conto che si riduce di parecchio e da 5 l. di mosto ho ricavato meno di 1 litro e 1/2 di cotto.
Dalla vigna alle cucine delle altre regioni...vediamo cosa hanno preparato:
Trentino-Alto Adige: Strudel altoatesino d'uva e mandorle
Un abbraccio MILENA
UVA E VINO (Dalla vigna alla cucina)... ecco il titolo per questa puntata ricca di spunti e curiosità gastronomiche!
Tutte ricette legate tra loro dal frutto della vite, l'uva, cosi' tale e quale o prodotti derivanti dalla sua trasformazione nel nettare per eccellenza!
Nella mia cucina trovate U cuette di uva (il cotto di uva)...ecchevelodicoaffà...durante la cottura, con il suo profumo che inondava tutta la casa, ero già immersa con la mente nel periodo natalizio, già a pregustarmi "carteddate", "pettue", o "pittule", "mustazzuoli", tutti dolci di Natale che vengono appunto conditi con il cotto di uva (o di fichi, altra prelibatezza pugliese). U cuette viene utilizzato anche per "u grane cuette" tipico piatto barese che si prepara nelle festività dei morti!
Aggirandosi, durante i giorni di vendemmia, per le vie dei nostri centri, è facile sentirsi avvolti negli odori dei mosti in ebollizione.
U cuette quindi è un denso sciroppo dal colore scuro e dal sapore dolce che si ottiene facendo sobbollire a lungo il mosto che erroneamente viene chiamato vincotto, in quanto non è il vino che si fa bollire ma il succo dell'uva appena spremuta e prima che cominci a fermentare.
Era famoso e usato all'epoca dei romani come bevanda mista a neve. Nel medioevo era adoperato nei dolci e si chiamava "careno" dal latino tardo carenum "vino dolce" se si aggiungeva acqua al mosto e cuocendo il tutto si riduceva di 1/3 oppure "defruto" se ridotto di 1/2 o "sapa".
Il vincotto, secondo le tradizioni pugliesi, è un vero elisir di lunga vita.E' ricostituente, è un medicinale per le cure di stomaco, intestino e reni.
In Puglia è chiamato cutte, cuètte, cuttu, a Minervino Murge si dice merecutte (da merum "vino puro" più coctus).
Secondo un'antica credenza popolare, mentre il mosto bolle, sarebbe vietata la presenza di una donna estranea alla famiglia e che si trovi nel periodo mestruale, perchè il mosto andrebbe a male formando due strati: uno di zucchero alla base e l'altro acquoso in superficie!
Ma è solo una leggenda!!!
Da paese a paese cambiano i metodi di preparazione, io l'ho preparato nel modo più comune e semplice.
Notizie da "La cucina pugliese" di Sada
Vino...la feconda terra
produce col favor di tempestiva
pioggia, onde Giove le nostre
uve ingrossa: ma questo è ambrosia
e nettare celeste.
Omero, Odisssea, libro IX
Prima della ricetta...udite udite...siamo felici ed entusiasti di presentarvi il nostro nuovo blog dell'Italia nel piatto, un progetto che ci stava a cuore e che finalmente è on-line grazie all'impegno di Pasquale, Yrma, Elena, Miria...! Un blog con lo scopo di valorizzare le bellezze e le tradizioni della nostra terra!
Mosto d'uva prima della cottura, leggero e chiaro.
Mosto d'uva dopo la cottura, denso e scuro.
Ingredienti:
5 kg. di uva matura bianca o rossa o entrambe ( io ho usato malvasia nera)
oppure
5 l. di mosto di uva
Procedimento:
Staccare i chicchi di uva dalle raspe, lavarli e metterli a scolare per un po', poi spremerli benissimo in un contenitore, eliminare i chicchi strizzati, il liquido ricavato verrà filtrato attraverso un canovaccio pulito e messo a cuocere in un tegame di acciaio,
Una volta raggiunto il bollore , continuare la cottura a fuoco lento , ci vorranno diverse ore affinché il mosto raggiunga la giusta consistenza di uno sciroppo denso, va bene la prova del piattino, io ho impiegato almeno 4-5 ore.
Quando è pronto, spegnere il fuoco, attendere qualche minuto e versare nella bottiglia.
Tenete conto che si riduce di parecchio e da 5 l. di mosto ho ricavato meno di 1 litro e 1/2 di cotto.
Dalla vigna alle cucine delle altre regioni...vediamo cosa hanno preparato:
Trentino-Alto Adige: Strudel altoatesino d'uva e mandorle
Friuli-Venezia Giulia: Pierçolade o zuppa di pesche
Lombardia: Risotto allo Spumeggio
Veneto: Mosto d'uva cotto https://ely-tenerezze.blogspot.it/2014/10/mosto-duva-cotto-per-litalia-nel-piatto.html
Valle d'Aosta: Filetto con riduzione al Torrette http://atuttopepe.blogspot.com/2014/10/filetto-con-riduzione-al-torrette-la.html
Piemonte:
Liguria: torta di pane e miele (torta de pan e amè) http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/10/litalia-nel-piatto-uva-e-vino.html
Emilia Romagna: Sugo d'uva http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/10/sugo-duva-per-litalia-nel-piatto.html
Lazio: Ciambelle al mosto http://beufalamode.blogspot.com/2014/09/ciambella-al-mosto-per-litalia-nel.html
Toscana: Schiacciata con l'uva e crema al vin santo http://acquacottaf.blogspot.com/2014/10/schiacciata-con-luva.html
Marche: Crescia co lu paulittu http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/09/crescia-co-lu-paulittu-ricetta-tipica.html
Abruzzo:Confettura d'uva Montepulciano d'Abruzzo http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/10/confettura-duva-montepulciano-dabruzzo.html
Molise: Pasta vinnisca http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/09/dalla-vigna-alla-cucina-pasta-vinnisca.html
Umbria: Maritozzi con il mosto http://amichecucina.blogspot.com/2014/10/maritozzi-con-il-mosto-per-litalia-nel.html
Basilicata: Cotto d'Uva http://blog.alice.tv/profumodicannella/2014/10/01/cotto-duva-vincotto-mosto-cotto-saba-o-sapa
Campania: Ciambelle al vino http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/10/ciambelle-al-vino.html
Puglia: U Cuètte (Vincotto) - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/10/cucina-pugliese-u-cuette.html
Calabria: Gurpinella di mustarda
Sicilia: La mostata siciliana
Sardegna:Tiliccas o caschettas dolci sardi alle mandorle http://blog.giallozafferano.it/vickyart/tiliccas-o-caschettas-dolci-sardi-alle-mandorle
Un abbraccio MILENA
Fantastico!!!ti prepari per benino per tutti i dolci natalizi!!!è un nettare delizioso che si puo' usare non solo per i dolci ma anche come condimento. dalle mie parti ne produciamo anche una tipologia con i fichi secchi ....è ancora piu' dolce!altri lo preparano con le mele cotogne, con i fichi d'india ognuno ha la sua preferenza. un caro abbraccio,Peppe.
RispondiEliminaWow non ne sapevo nulla!
RispondiEliminaMeraviglioso sciroppo! E' bello scoprire come le tradizioni e le ricette si assomiglino ed allo stesso tempo si differenzino in base alle particolarità dei prodotti di una terra o alle modalità di esecuzione. Le nostre ricette sono simili per prodotti un po' diversi. Il tuo cuotto è fantastico!
RispondiEliminaWow!!!! Non conoscevo questa ricetta!!!! bellissima!!!! Complimenti!!!!!
RispondiEliminama che meraviglia di prodotto e tutti quei bottiglini.... foto stupende, come sempre, a illustrare una magnifica ricetta!!!! complimenti!
RispondiEliminaBrava Milena! Lo scorso anno l'ho preparato io per la prima volta con un mosto delicato. Non ti dico il profumo...ed il gusto?!
RispondiEliminaE poi è bellissimo creare in casa queste delizie! ;) Si sente tanta soddisfazione!
Baci Rosa
Io lo conosco bene quel profumo che inonda la casa.Inimitamile!!!!
RispondiEliminaChe bel post Milena, ricco di tradizioni e con fotografie splendide. Adoro il mosto cotto che utilizzo per le mie ciambelline. Mi rifornirò da te la prossima volta! abbraccio!
RispondiEliminaCiao Milena! Vedo che anche da te non si scherza in fatto di vino e uva!!!! Che bella ricetta hai postato! Mi sembra di sentirne il profumo...complimenti tesoro e buon w.e.
RispondiEliminaMa quanto mi ha fatto impazzire questo post, Mile!!!!!! Hai dato l'idea vera e viva dell'autnno in tutta la bellezza dell'uva che cambia fino a trasformarsi in vincotto!!!!BRAVISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAA W LA PUGLIE e..EVVIVA TUUUUUUU <3
RispondiEliminapaese che vai leggende che trovi :) chi lo sa, un pizzico di verità forse c'è .. buonissimo comunque e belle le foto!
RispondiEliminaHo provato una volta sola a farlo e sfortuna ha voluto che perdesse il punto di cottura (forse qualche figlio che aveva bisogno!) e mi si bruciò! Mai più fatto!
RispondiEliminaLa puglia e' sempre stata la patria del vincotto.Il tuo post dimostra che siete i migliori.
RispondiEliminaA Presto
Spiegazione precisa e puntuale, ho a casa qualche litro di mosto che voglio conservare come vino cotto. Anziché telefonare alla nonna e urlare per farmi capire rileggerò il tuo post. Un abbraccio!
RispondiEliminaUn post meraviglioso!
RispondiEliminaComplimenti!!!
Come dicevo commentando dalla Basilicata, pur avendo ricette simili, la differenza la fanno i prodotti del territorio e anche in questo caso il tipo di uva, rende questo mosto cotto sicuramente unico.
RispondiEliminaPensare al profumo che si diffonde, è un'immagine bellissima.
Un abbracccio
Grazie per la ricetta e complimenti per le foto. Un abbraccio
RispondiEliminaDelle foto bellissime e una squisitezza, Milena, mi ci vorrebbe proprio un bel tonico così! Bacioni
RispondiEliminaquesto mese, tantissime versioni di vin cotto, ma ognuna è diversa dall'altra, bellissime le tue foto, un bacione
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