Beccata, beccata ancora! Sssssh...zitte, zitte! Eccola lei, sul balcone della cucina, quasi nascosta e di spalle, a metà mattinata, a gustarsi furtivamente il "cugno" di cime di rape stufate ed io e mia sorella a spiarla alla finestra dall'interno della cucina...quante risate! Ogni volta arrossiva quando era sorpresa da noi, non so se per rabbia o per timidezza, era di una tenerezza unica! Quante volte si ripeteva questa scena! Mia madre, ogni volta che preparava per cena le cime di rape stufate, doveva, ad ogni costo, lasciarsene un po' per lo spuntino della mattina seguente per inserirle nel "cugno" o "cucuruzz" come lo chiamava lei. Non era altro che la parte finale di un filone di pane, lo svuotava della mollica, ci infilava le cime di rape stufate e copriva con la mollica tolta a mo' di tappo. Per lei questo momento era irresistibile, incurante dei rimproveri di mio padre (quando se ne accorgeva) perchè lei non seguiva la dieta!