Passa ai contenuti principali

CUCINA PUGLIESE: A Bandir (La bandiera)

Oggi si celebra, come ogni anno, la festa della Repubblica italiana, che per molti ha ancora un significato profondo.
Il 2 giugno del 1946 in Italia si tenne il referendum istituzionale a suffragio universale che, per la prima volta, portò anche le donne alle urne insieme ai cittadini di sesso maschile, a scegliere tra monarchia e repubblica. 
Quel giorno gli italiani scelsero la repubblica con il conseguente esilio dei monarchi di casa Savoia.

La puntata di oggi della nostra rubrica L'Italia nel piatto ha come tema:
Piatto patriottico


Verde come la speranza di un mondo migliore, bianco come la purezza di intenti, rosso come il sangue versato dagli eroi. Questa è la mia bandiera. (Rossana Emaldi).

Nella mia cucina trovate un piatto, tipico di Foggia, che viene chiamato appunto "La Bandiera", in dialetto "A Bandir" per la presenza dei tre colori: il bianco della pasta, il rosso dei pomodori, il verde della rucola...pochi e semplici prodotti a rappresentare la genuinità della gastronomia pugliese!
La ricetta, semplicissima, l'ho trovata sul libro di cucina pugliese di Luigi Sada...santo libro!!!


Un abbraccio MILENA





















Ingredienti:

500 g. di patate
250 g. di ruchetta
500 g. di pomodori pelati o ciliegini
500 g. di pennette (io orecchiette)
olio evo
prezzemolo
spicchio di aglio
basilico
sale
peperoncino

Procedimento:

Far indorare l'aglio nell'olio, aggiungere i pomodori con peperoncino, prezzemolo e basilico, salare e far cuocere per 10-15 minuti circa.
Pulire e lavare la ruchetta. Pelare le patate, tagliarle a tocchetti, metterle in pentola sul fuoco con acqua fredda e portarle a ebollizione. Dopo un po' aggiungere la ruchetta e, appena si alza il bollore aggiungere la pasta. Quando questa è cotta al dente, colare il tutto, passare nel sughetto, far mantecare e servire caldo.




Sentiamo ora i profumi dei piatti delle altre regioni:

Trentino-Alto Adige:  Canederli al pomodoro http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/06/canederli-al-pomodoro.html 




Commenti

  1. Bellissimo! E rispecchia tanto nei colori quanto nei sapori!

    RispondiElimina
  2. che spettacolo questa bandiera, adoro le orecchiette e così devono essere deliziose, un bacione

    RispondiElimina
  3. Bellissima ricetta piena di sapori,colori e tanto suggestivo in un giorno di festa come questo...io amo la cucina pugliese!! Bacioni,Imma

    RispondiElimina
  4. Ma che spettacolo Milly!!!!! Solo tu potevi creare con la tua grazia e le tue manine cose cosi invitanti, un bacione bella mora!!!!

    RispondiElimina
  5. che meraviglia, un piatto patriottico a tutti gli effetti!!!!Bravissima!!!!Baci sabry

    RispondiElimina
  6. Meraviglioso questo piatto: colorato e gustoso :)
    Un bacio

    RispondiElimina
  7. Un piatto semplice e buonissimo!!!

    RispondiElimina
  8. Ma che meraviglia!!!! Un piatto dalle sfumature delicate ma dal carattere deciso! Complimenti!!!!!

    RispondiElimina
  9. Ma pensa te, preparo spesso questo piatto (adoro il sugo di pomodoro fresco arricchito dalla rucola) e non sapevo che fosse qualcosa di tipico del foggiano.. e anche oggi ho imparato qualcosa! :)

    RispondiElimina
  10. Un piatto semplice e gustoso che rappresenta degnamente i colori della nostra bandiera.

    RispondiElimina
  11. Piatto tremendamente buono ed invitante. Ad un piatto così non si dice mai di no. Poi quelle orecchiette le mangerei crude! Un abbraccio1

    RispondiElimina
  12. nella sua semplicità è un concentrato di sapori e profumi meravigliosi....

    RispondiElimina
  13. dimenticavo....dalle mie parti su questo piatto aggiungiamo anche la ricotta dura...magari quella ancora bella morbida !!!

    RispondiElimina
  14. Le orecchiette: voglia di tornare in puglia!

    RispondiElimina
  15. Confermo quanto detto questa mattina: posso prenotarmi? ;)

    RispondiElimina
  16. Non conoscevo quella citazione sulla bandiera, ma soprattutto non conoscevo questa splendida bandir: una combinazione d'ingredienti indovinatissima! Grazie Milena!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La Faldacchea di Turi

In Puglia , l'organizzazione del  matrimonio è ancora, per la maggior parte delle coppie, un rito al quale fa sempre piacere dedicarsi!  Imprescindibile per il giorno più bello, il giorno del " Si, lo voglio "! "Paese che vai...usanze che trovi", e questo detto vale anche per la cerimonia dei matrimoni pugliesi, piccoli dettagli e piccole tradizioni che si differenziano da paese a paese e che si tramandano da generazioni!  La promessa di matrimonio, l'abito  della sposa che in alcuni paesi viene donato dalla suocera, mentre la mamma della sposa regala la camicia con eventuali bottoni gemelli al futuro sposo, e poi scegliere le partecipazioni e gli inviti per la chiesa e il ricevimento, gli addobbi floreali, la scelta dei testimoni, le fedi, la location per la festa, le bomboniere, la musica, i pranzi e le cene (spesso interminabili) con il cibo che circola attorno al rituale e con la cucina tipica pugliese che la fa da padrona!  Oggi la Puglia

Zuppa di pesce in bianco (Ciambotto in bianco)

Buon anno! Da oggi riparte la rubrica de L'Italia nel piatto che per questo appuntamento di gennaio ha pensato ad un tema ideale per questo periodo. Durante le feste di Natale e Capodanno, fra aperitivi, pranzi e cene, si sa, ne approfittiamo per fare grandi scorpacciate delle delizie tipiche delle feste, ma ora è giunto il momento di dedicarci a piatti più leggeri per una maggiore assimilazione del cibo e per farci sentire più in forma. Il  tema di oggi è appunto: " Zuppe e minestre...dopo le feste ", piatti leggeri e poco dispendiosi della cucina di tutti i giorni! Un piatto leggero per eccellenza è la " zuppa di pesce in bianco ", un piatto saporito che ci

CUCINA PUGLIESE: Polpo con le patate al forno

La puntata di oggi della rubrica L'Italia nel piatto è dedicata ad un tema che adoro: Sagre di pesce e piatti con pescato. Vivendo in un paese di mare ho la fortuna di avere sempre a disposizione pesce fresco appena pescato, due passi...ed ecco il porto dove il pomeriggio si può ammirare l'arrivo dei pescherecci carichi di prelibato bottino! E' una scena bellissima che si perpetua ogni giorno e che non mi stanco mai di meravigliarmi ogni volta! Il polpo per i baresi, qualsiasi sia il modo di prepararlo, è sempre amato ed apprezzato...gustato crudo poi è il massimo, ne ho già parlato altre volte! Per questo appuntamento vi propongo il polpo con le patate al forno, un piatto tipico barese, un piatto dal profumo irresistibile di mare, gustosissimo e che con la cottura in forno lo rende leggero e sano! Un abbraccio MILENA Ingredienti: 3 polpi da 250 g. circa cad. 700 g. di patate qualche pomodorino ciliegia 2 spicchietti di aglio prez

CUCINA PUGLIESE: Piselli e carciofi ripieni

L'appuntamento di oggi della rubrica L'Italia nel piatto è tutto dedicato ai prodotti e ricette primaverili, piatti leggeri, freschi e genuini. La Puglia...terra di carciofi ma, anche piselli, fave, fagioli, lenticchie, ceci, sono prodotti di colture di antica  tradizione agricola pugliese. La mia proposta è un piatto tipico barese, Carciofi ripieni con i piselli freschi , un binomio perfetto che unisce il sapore un po' amarognolo dei carciofi al gusto dolciastro dei piselli, insomma ne nasce un piatto davvero squisito, sano e nutriente. I piselli freschi insieme alle fave fresche, in questo periodo dominano le nostre tavole, ne facciamo scorte soprattutto di piselli che raccolti e puliti, vengono surgelati per poi gustarne a piacere in svariate preparazioni! Andiamo allora a vedere la ricetta! Un abbraccio MILENA Ingredienti: 6 carciofi 1/2 kg. di piselli freschi 1 cipolla olio evo sale e pepe 1 limone per il ripieno: 2 uova form

Pizzo Palumbo

Il "Pizzo palumbo" è un dolce tipico di Lucera, provincia di Foggia, una semplice ciambella profumata al limone e decorata con glassa e confettini colorati. Per la rubrica de L'Italia nel piatto il tema di marzo è: "Dolce primavera", una torta o un dolce aspettando la primavera.  Il nome "Pizzo palumbo" o "u pizz palumm" in dialetto, sta  a significare "un pezzo di colomba". E' nota anche come "ciambella pasquale",  un dolce che si