Ciao a tutti ...e ben ritrovati in questo spazio goloso ed interessante dell'Italia nel piatto dove oggi vi proporremo ottimi piatti freschi e ideali soprattutto in questa stagione estiva!
Il tema di oggi è infatti: RICETTE FREDDE
Con questo appuntamento, la rubrica L'Italia nel piatto vi augura delle splendide vacanze!
Ci prendiamo una piccola pausa, saltiamo solo il mese di agosto, ma a settembre...saremo ancora felici ed entusiasti di farvi assaporare i nostri piatti regionali!!!
Non mancate... vi aspettiamo come sempre!
Nella mia cucina troverete le famose FRISELLE
La frisella è un semplice tarallo condito con pomodorini freschi tagliati a pezzi, sale, olio evo ( di quello buono buono) e una bella spolverata di origano. Con il tempo il condimento si è arricchito ed è soprattutto in estate che le gustiamo spessissimo , sono fresche, pratiche e veloci da preparare, ormai si trovano già belle e pronte in sacchetti chiusi in tutti i panifici e supermercati...insomma ideali per uno spuntino, per un buffet con gli aperitivi e sostituisce benissimo una cena improvvisata e informale se condite con tonno, carciofini, peperoni, olive, rucola, basilico...insomma per tutti i gusti! In casa non mancano mai in questo periodo!
Davvero un tripudio di bontà, sapori e colori della Puglia!
Le friselle sono di farina di grano duro o di orzo o di una miscela di entrambe le farine, l'impasto è simile a quello del pane ma con un metodo diverso di cottura, infatti vengono infornate una prima volta, poi sfornate', tagliate a metà nel senso orizzontale con un filo " a strozzo" cosi' da lasciare rugosa la superficie dove scorre il filo, poi vanno rimesse in forno a biscottare per renderle secche. Una volta raffreddate si bagnano con acqua...ma per quanto tempo? Beh...giusto una passata sotto il rubinetto, questo passaggio è fondamentale, non bisogna esagerare altrimenti c'è il rischio che diventano una pappetta, quindi vanno poi subito condite a proprio piacimento....ma la classica e tradizionale frisella pugliese è quella condita con i pomodorini, spezzettati con le dita in modo che tutto il sugo che ne esce va ad insaporirle maggiormente!
La frisella si conserva benissimo per parecchio tempo ed è per questo che sostituiva il pane specialmente nei periodi in cui la farina scarseggiava.
Non si conosce bene l'origine della frisella, la tradizione vuole che sia stata portata da Enea in Salento quando sbarcò a Porto Badisco.
In Puglia è nota anche come il pane dei Crociati, poiché facilitò il pasto e il viaggio delle truppe cristiane.
Infatti le friselle hanno la forma di tarallo perché serviva proprio per agevolare il trasporto e la conservazione infilandole, attraverso il buco, in una cordicella da appendere semplicemente.
Insomma era un pane da viaggio, i marinai usavano bagnarle in acqua di mare per insaporirle e le usavano anche nelle zuppe di pesce o di cozze...immaginate che bontà!
Erano anche il pasto tradizionale e quotidiano dei contadini che trascorrevano tutta la giornata nel duro lavoro dei campi e che non potevano permettersi il pane fresco ogni giorno.
Oggi invece? Le troviamo anche, servite come antipasti, addirittura in famosi ristoranti pugliesi! Roba che avrebbe fatto accapponare i nostri nonni ...loro che erano vissuti per una vita con questo cibo e che oggi invece, come tanti piatti antichi della tradizione, si rivaluta alla grande!
La maggiore produzione di friselle si trova in Puglia, in Salento le chiamano "frise", ma le troviamo anche in Campania con il nome di "freselle" ed in Calabria con "frese". Infatti, spesso accade che, regioni limitrofe, condividono svariate ricette proprio per la vicinanza che le lega!
Ingredienti:
300 g. di farina di grano duro o di orzo
15 g. di lievito di birra
un po' di sale
200 ml circa di acqua tiepida
pomodorini
sale
olio evo
origano
Procedimento:
Mettere la farina a fontana sul tavoliere, aggiungere il sale, il lievito di birra sciolto in poca acqua tiepida, la restante acqua ed incominciare ad impastare.
Lavorare bene, come se fosse il pane, fino a rendere l'impasto una bella palla liscia e omogenea. Formare un cilindro e tagliare pezzi regolari i quali verranno allungati fino a formare un tarallo.
Disporre i taralli distanziati tra loro nel tegame da forno, coprire con un canovaccio e porre in forno spento fino quando saranno lievitati fino al raddoppio. A questo punto infornare a 180° o poco più, dipende dal proprio forno, quando si vedranno appena appena colorite, sfornarle e tagliarle a metà nel senso orizzontale con un filo, dando prima un piccolo taglio con il coltello, questa operazione non è stata tanto facile, ci sono riuscita solo con alcune friselle, forse quelle meno dorate... comunque, le altre le ho divise benissimo anche con un coltello! E' stata la prima volta che mi sono cimentata a preparale, ma sicuramente la prossima volta proverò ancora con il filo.
Una volta divise tutte le friselle a metà , rimetterle nuovamente in forno a biscottare e questa volta a 120° fino a quando risulteranno ben secche e dorate, questo passaggio serve appunto a far perdere loro tutta l'umidità e a poterle così conservare per un lungo periodo in sacchetti di plastica ben chiusi, ovviamente dopo averle fatte raffreddare bene.
Poco prima di mangiarle si bagnano con acqua per pochissimo tempo, come ho già spiegato prima e si condiscono con pomodorini spezzetati, sale olio e origano oppure con i condimenti che più gradite..!
Vediamo ora le bontà delle altre regioni:
Un abbraccio MILENA
Il tema di oggi è infatti: RICETTE FREDDE
Con questo appuntamento, la rubrica L'Italia nel piatto vi augura delle splendide vacanze!
Ci prendiamo una piccola pausa, saltiamo solo il mese di agosto, ma a settembre...saremo ancora felici ed entusiasti di farvi assaporare i nostri piatti regionali!!!
Non mancate... vi aspettiamo come sempre!
Nella mia cucina troverete le famose FRISELLE
La frisella è un semplice tarallo condito con pomodorini freschi tagliati a pezzi, sale, olio evo ( di quello buono buono) e una bella spolverata di origano. Con il tempo il condimento si è arricchito ed è soprattutto in estate che le gustiamo spessissimo , sono fresche, pratiche e veloci da preparare, ormai si trovano già belle e pronte in sacchetti chiusi in tutti i panifici e supermercati...insomma ideali per uno spuntino, per un buffet con gli aperitivi e sostituisce benissimo una cena improvvisata e informale se condite con tonno, carciofini, peperoni, olive, rucola, basilico...insomma per tutti i gusti! In casa non mancano mai in questo periodo!
Davvero un tripudio di bontà, sapori e colori della Puglia!
Le friselle sono di farina di grano duro o di orzo o di una miscela di entrambe le farine, l'impasto è simile a quello del pane ma con un metodo diverso di cottura, infatti vengono infornate una prima volta, poi sfornate', tagliate a metà nel senso orizzontale con un filo " a strozzo" cosi' da lasciare rugosa la superficie dove scorre il filo, poi vanno rimesse in forno a biscottare per renderle secche. Una volta raffreddate si bagnano con acqua...ma per quanto tempo? Beh...giusto una passata sotto il rubinetto, questo passaggio è fondamentale, non bisogna esagerare altrimenti c'è il rischio che diventano una pappetta, quindi vanno poi subito condite a proprio piacimento....ma la classica e tradizionale frisella pugliese è quella condita con i pomodorini, spezzettati con le dita in modo che tutto il sugo che ne esce va ad insaporirle maggiormente!
La frisella si conserva benissimo per parecchio tempo ed è per questo che sostituiva il pane specialmente nei periodi in cui la farina scarseggiava.
Non si conosce bene l'origine della frisella, la tradizione vuole che sia stata portata da Enea in Salento quando sbarcò a Porto Badisco.
In Puglia è nota anche come il pane dei Crociati, poiché facilitò il pasto e il viaggio delle truppe cristiane.
Infatti le friselle hanno la forma di tarallo perché serviva proprio per agevolare il trasporto e la conservazione infilandole, attraverso il buco, in una cordicella da appendere semplicemente.
Insomma era un pane da viaggio, i marinai usavano bagnarle in acqua di mare per insaporirle e le usavano anche nelle zuppe di pesce o di cozze...immaginate che bontà!
Erano anche il pasto tradizionale e quotidiano dei contadini che trascorrevano tutta la giornata nel duro lavoro dei campi e che non potevano permettersi il pane fresco ogni giorno.
Oggi invece? Le troviamo anche, servite come antipasti, addirittura in famosi ristoranti pugliesi! Roba che avrebbe fatto accapponare i nostri nonni ...loro che erano vissuti per una vita con questo cibo e che oggi invece, come tanti piatti antichi della tradizione, si rivaluta alla grande!
La maggiore produzione di friselle si trova in Puglia, in Salento le chiamano "frise", ma le troviamo anche in Campania con il nome di "freselle" ed in Calabria con "frese". Infatti, spesso accade che, regioni limitrofe, condividono svariate ricette proprio per la vicinanza che le lega!
Ingredienti:
300 g. di farina di grano duro o di orzo
15 g. di lievito di birra
un po' di sale
200 ml circa di acqua tiepida
pomodorini
sale
olio evo
origano
Procedimento:
Mettere la farina a fontana sul tavoliere, aggiungere il sale, il lievito di birra sciolto in poca acqua tiepida, la restante acqua ed incominciare ad impastare.
Lavorare bene, come se fosse il pane, fino a rendere l'impasto una bella palla liscia e omogenea. Formare un cilindro e tagliare pezzi regolari i quali verranno allungati fino a formare un tarallo.
Disporre i taralli distanziati tra loro nel tegame da forno, coprire con un canovaccio e porre in forno spento fino quando saranno lievitati fino al raddoppio. A questo punto infornare a 180° o poco più, dipende dal proprio forno, quando si vedranno appena appena colorite, sfornarle e tagliarle a metà nel senso orizzontale con un filo, dando prima un piccolo taglio con il coltello, questa operazione non è stata tanto facile, ci sono riuscita solo con alcune friselle, forse quelle meno dorate... comunque, le altre le ho divise benissimo anche con un coltello! E' stata la prima volta che mi sono cimentata a preparale, ma sicuramente la prossima volta proverò ancora con il filo.
Una volta divise tutte le friselle a metà , rimetterle nuovamente in forno a biscottare e questa volta a 120° fino a quando risulteranno ben secche e dorate, questo passaggio serve appunto a far perdere loro tutta l'umidità e a poterle così conservare per un lungo periodo in sacchetti di plastica ben chiusi, ovviamente dopo averle fatte raffreddare bene.
Poco prima di mangiarle si bagnano con acqua per pochissimo tempo, come ho già spiegato prima e si condiscono con pomodorini spezzetati, sale olio e origano oppure con i condimenti che più gradite..!
Vediamo ora le bontà delle altre regioni:
Trentino Alto Adige: Pomodori estivi ripieni
Lombardia: Torta fredda di patate, fagiolini e raspadura con salsa tonnata
Liguria: insalata di pomodori e bottarga
Emilia Romagna: Spinacino ripieno http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/07/spinacino-ripieno-per-litalia-nel-piatto.html
Marche: Suri sottovento - http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/07/suri-sottovento-ricetta-tipica-delle.html
Umbria: frittata con i fiori di zucca- http://amichecucina.blogspot.com/2014/07/frittata-con-fiori-di-zucca-per-litalia.html
Molise: A serbetta - http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/07/a-serbetta-per-litalia-nel-piatto.html
Campania:Insalaa di polpo al profumo di limone
Puglia: Le friselle - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/07/cucina-pugliese-le-friselle.html
Calabria:http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/07/la-lestopitta-ovvero-pitta-veloce-per- l'Italia-nel -piatto.html
Sardegna: Fregola con verdure all'insalata http://blog.giallozafferano.it/vickyart/fregola-con-verdure-all-insalata/
Un abbraccio MILENA
Le freselle sono la mia ancora di salvezza in estate,le adoro e queste fatta in casa sono davvero una bellezza!!! Un bacioneeeee,Imma
RispondiEliminaQuanto amo il tuo blog...l'atmosfera rilassata che si respira...e...quanto amo le friselle!!!!!! DA MANGIARNE TUTTEEEEEEEEEEEEEEE TUTTEEEEEEEE ^^. Grande Mile...ci rivediamo a Settembre allora :-* <3 Un abbraccio grande grande
RispondiEliminaCiao Milena, al nostro mercato Orientale, c'è un banco che vende le friselle originali pugliesi e spesso le compro e le condisco così, una vera delizia. Bacioni :)
RispondiEliminadavvero speciali.. ho provato a prepararle ma non ho messo la farina d'orzo, sicuramente dona un sapore tutto speciale! complimenti per la ricetta e il post ..meraviglioso!!! un bacio!
RispondiEliminaVoglio...DEVO imparare a farle!!!! Le friselle sono un must della cucina pugliese e le tue sono semplicemente PERFETTE!!!!!!!!!! Copio...copio...copio.... ;-D
RispondiEliminanon le ho ancora fatte in casa, perfette d'estate! ehm.. stasera per cena freselle infatti :D
RispondiEliminaHai ragione, le terre limitrofe condividono spesso svariati piatti, come il caso delle tue friselle, pardon anche delle mie frese. Sulla mia tavola estiva le trovi ogni giorno, per me equivalgono ad un pranzo o una cena. La tua presentazione, come al solito, è spettacolare. Un abbraccio
RispondiEliminaLe friselle non mancano mai in casa mia, perché le adoro. E una volta le ho anche fatte, pensa tu!! Conosco molto bene quelle con la farina di grado duro mentre non conosco affatto la farina di orzo. Sarebbero da provare. Belle le tue fotografie, invitano proprio a un assaggio.... abbraccio Milena!!!
RispondiEliminaMa grazie per questa ricetta, direi un suggerimento prezioso per questa estate che oscilla tra la pioggia battente e i 40°C, proverò a realizzarle anche io, ho la farina di orzo e anche la voglia di accendere il forno !
RispondiEliminaBUona estate e ti aspetto dalle mie parti ;)
Semplicemente favolose, non sapevo che si devono tagliare con il filo, a casa mia non mancano mai in tutte le loro versioni: integrali, con peperoncino, di grano!!!!!!!
RispondiEliminaBuonissime :)
RispondiEliminaMi segno la ricetta, mi piacerebbe imparare a farle.
Buon inizio di settimana
genuina bontà!!!!semplici e molto gustose. Un abbraccio,Peppe
RispondiEliminaAnche da noi Milena le freselle sono il cavallo di battaglia dei piatti freddi di tutta l'estate e oltre.Anche la puglia e' ricca di questa bellissima tradizione.A Presto
RispondiEliminaMitica! Non sapevo tutte queste cose sulle friselle e soprattutto son di quelle ricette che non pensi si possano fare in casa!!! Ora che ho la tua ricetta proverò e ti farò sapere...Grazie cri P.S. Quando ero piccola mio padre le intingeva nel mare...
RispondiEliminaChissà che buone le tue friselle Milena!!
RispondiEliminaIo non le ho mai fatte quindi le proverò prestissimo!!!
Un caro abbraccio e buona serata
Carmen
a però, fatte in casa, da provare assolutamente, complimenti sono perfette.
RispondiEliminaChe bontà e quanto sono ben fatte queste tue friselle! Complimentiiiiii
RispondiEliminaTi abbraccio
ciaooo