Altro appuntamento speciale questo mese con la rubrica L'Italia nel piatto e con piacere diamo anche un grande benvenuto alla nostra Silvia, nuova rappresentante delle Marche!
Protagonista assoluta di questa puntata imperdibile è:
la Pasta Fresca.
Da nord a sud vedremo in bella mostra sui tavolieri o spianatoie tanti formati tipici di pasta fresca delle varie regioni.
Nella mia cucina trovate le famose orecchiette!
Non si hanno notizie certe sulle origini delle orecchiette, vennero diffuse in Puglia tra il XII e il XIII secolo a partire da Bari dove tutt'ora rimane uno dei primi piatti più squisiti. Forse provengono dalla zona provenzale francese, dove fin dal Medioevo si preparava una pasta simile, a forma di disco, spessa ed incavata al centro che si faceva seccare per conservarla più facilmente per i periodi più magri o per essere imbarcate in grandi quantità su navi che dovevano fronteggiare lunghi viaggi. Pare che poi furono diffuse con l'attuale nome in Puglia e Basilicata dagli Angioini che nel Duecento dominavano le terre delle regioni.
Lo scrittore napoletano ed esperto degli usi e costumi dell'Italia meridionale Giambattista del Tufo, in un'opera del 1500 parlando delle "strascinate e maccheroni incavati di Bari" attribuisce il legame delle orecchiette proprio al capoluogo pugliese.
Nel 1500 inoltre viene ritrovato negli archivi della chiesa di San Nicola di Bari, un documento di cessione di un panificio dove si può leggere come il proprietario del panificio nel cedere l'attività alla figlia, indicasse come dote matrimoniale quella di preparare le famose "recchjetedde".
L'orecchietta (o strascenate, o recchjetèdde, o rècchje, o rècchje de prèvete, chianchiarelle, stacchjoddi, tutti nomi dialettali ad indicare orecchiette più grandi, più piccole, meno concave, schiacciate, ecc.) è la regina indiscussa fra le tante paste fresche che le nostre massaie pugliesi usano preparare in casa.
Le orecchiette rappresentano la tradizione gastronomica della Puglia e la loro lavorazione manuale le rende ancora più speciali ed insuperabili (niente a che vedere con quelle industriali).
Hanno una forma tondeggiante e concava, come piccole orecchie, rugosa all'esterno e più liscia all'interno, una forma ideale a raccogliere prelibati sughi e condimenti quelle piccole, con le verdure quelle grandi.
I piatti più famosi per eccellenza a Bari sono appunto le orecchiette con le cime di rape e le orecchiette con il ragù, ricette che avevo già postato altre volte, oggi vi presento invece un piatto di orecchiette con prodotti tipici pugliesi, purè di fave e cipolla rossa di Acquaviva.
Tutte le varianti si preparano utilizzando esclusivamente semola (NON rimacinata) ed acqua, a piacere anche un po' di sale, ma tanto verranno comunque lessate in acqua salata e si realizzano appunto "strascinando" con la "sferr" (coltello con la punta tonda) pezzettini di pasta sulla spianatoia.
Ma vediamo in dettaglio come si preparano.
Sulla spianatoia si mette la semola a fontana, al centro l'acqua tiepida q.b. e si impasta energicamente sino ad ottenere una massa consistente liscia e soda, si forma un panetto, si copre con un piatto, o pellicola e si mette a riposare una mezz'ora. Poi si ricavano dei cilindretti spessi quanto un dito e si ritagliano dei pezzettini che verranno strascinati sulla spianatoia con il coltello quasi a formare un cavatello, poi con un colpo di pollice lo si rovescia a formare l'orecchietta...semplice, eh!
Questo metodo viene usato in tutta la Puglia... ma a Bari?
A Bari è tutta un'altra storia... ! E' solo a Bari che si usa un metodo dove praticamente l'orecchietta, senza bisogno di rovesciarla sul pollice, esce già bella e pronta dopo solo averla strascinata con il coltello e...udite udite...è questo il metodo che da circa un anno sto cercando di utilizzare, così le faceva mia madre, mia zia, mia nonna e, se capitate nella città vecchia di Bari non mancate di farvi un giro nelle stradine dove potrete ammirare donne intente a lavorare in questo modo le orecchiette, all'aperto. sull'uscio di casa...uno spettacolo unico!
E' facile realizzare le orecchiette così?
Per niente proprio, ci vuole tanta esperienza, tanta abilità, tanta pratica, tanta pazienza!!!
Non perdetevi il video qui sotto che ho realizzato mentre preparavo le orecchiette, due risate sono assicurate, è il primo video che ho fatto, moooooolto casalingo, beh...un pò lentina, ma solo per farvi vedere la lavorazione, uhmmm...ma quanto tempo ci vorrà affinché arrivi alla perfezione e velocità di mia madre?! Non so, per ora sono comunque super contenta, ogni volta è a lei che penso...e che dire...per me è anche un rilassamento totale...con la musica poi!!! !
un abbraccio MILENA
Emilia Romagna: Maccheroni alla bobbiese
Umbria: Tagliolini con battuto
Sicilia: Ravioli di ricotta
Protagonista assoluta di questa puntata imperdibile è:
la Pasta Fresca.
Da nord a sud vedremo in bella mostra sui tavolieri o spianatoie tanti formati tipici di pasta fresca delle varie regioni.
Nella mia cucina trovate le famose orecchiette!
Non si hanno notizie certe sulle origini delle orecchiette, vennero diffuse in Puglia tra il XII e il XIII secolo a partire da Bari dove tutt'ora rimane uno dei primi piatti più squisiti. Forse provengono dalla zona provenzale francese, dove fin dal Medioevo si preparava una pasta simile, a forma di disco, spessa ed incavata al centro che si faceva seccare per conservarla più facilmente per i periodi più magri o per essere imbarcate in grandi quantità su navi che dovevano fronteggiare lunghi viaggi. Pare che poi furono diffuse con l'attuale nome in Puglia e Basilicata dagli Angioini che nel Duecento dominavano le terre delle regioni.
Lo scrittore napoletano ed esperto degli usi e costumi dell'Italia meridionale Giambattista del Tufo, in un'opera del 1500 parlando delle "strascinate e maccheroni incavati di Bari" attribuisce il legame delle orecchiette proprio al capoluogo pugliese.
Nel 1500 inoltre viene ritrovato negli archivi della chiesa di San Nicola di Bari, un documento di cessione di un panificio dove si può leggere come il proprietario del panificio nel cedere l'attività alla figlia, indicasse come dote matrimoniale quella di preparare le famose "recchjetedde".
L'orecchietta (o strascenate, o recchjetèdde, o rècchje, o rècchje de prèvete, chianchiarelle, stacchjoddi, tutti nomi dialettali ad indicare orecchiette più grandi, più piccole, meno concave, schiacciate, ecc.) è la regina indiscussa fra le tante paste fresche che le nostre massaie pugliesi usano preparare in casa.
Le orecchiette rappresentano la tradizione gastronomica della Puglia e la loro lavorazione manuale le rende ancora più speciali ed insuperabili (niente a che vedere con quelle industriali).
Hanno una forma tondeggiante e concava, come piccole orecchie, rugosa all'esterno e più liscia all'interno, una forma ideale a raccogliere prelibati sughi e condimenti quelle piccole, con le verdure quelle grandi.
I piatti più famosi per eccellenza a Bari sono appunto le orecchiette con le cime di rape e le orecchiette con il ragù, ricette che avevo già postato altre volte, oggi vi presento invece un piatto di orecchiette con prodotti tipici pugliesi, purè di fave e cipolla rossa di Acquaviva.
Tutte le varianti si preparano utilizzando esclusivamente semola (NON rimacinata) ed acqua, a piacere anche un po' di sale, ma tanto verranno comunque lessate in acqua salata e si realizzano appunto "strascinando" con la "sferr" (coltello con la punta tonda) pezzettini di pasta sulla spianatoia.
Ma vediamo in dettaglio come si preparano.
Sulla spianatoia si mette la semola a fontana, al centro l'acqua tiepida q.b. e si impasta energicamente sino ad ottenere una massa consistente liscia e soda, si forma un panetto, si copre con un piatto, o pellicola e si mette a riposare una mezz'ora. Poi si ricavano dei cilindretti spessi quanto un dito e si ritagliano dei pezzettini che verranno strascinati sulla spianatoia con il coltello quasi a formare un cavatello, poi con un colpo di pollice lo si rovescia a formare l'orecchietta...semplice, eh!
Questo metodo viene usato in tutta la Puglia... ma a Bari?
A Bari è tutta un'altra storia... ! E' solo a Bari che si usa un metodo dove praticamente l'orecchietta, senza bisogno di rovesciarla sul pollice, esce già bella e pronta dopo solo averla strascinata con il coltello e...udite udite...è questo il metodo che da circa un anno sto cercando di utilizzare, così le faceva mia madre, mia zia, mia nonna e, se capitate nella città vecchia di Bari non mancate di farvi un giro nelle stradine dove potrete ammirare donne intente a lavorare in questo modo le orecchiette, all'aperto. sull'uscio di casa...uno spettacolo unico!
E' facile realizzare le orecchiette così?
Per niente proprio, ci vuole tanta esperienza, tanta abilità, tanta pratica, tanta pazienza!!!
Non perdetevi il video qui sotto che ho realizzato mentre preparavo le orecchiette, due risate sono assicurate, è il primo video che ho fatto, moooooolto casalingo, beh...un pò lentina, ma solo per farvi vedere la lavorazione, uhmmm...ma quanto tempo ci vorrà affinché arrivi alla perfezione e velocità di mia madre?! Non so, per ora sono comunque super contenta, ogni volta è a lei che penso...e che dire...per me è anche un rilassamento totale...con la musica poi!!! !
un abbraccio MILENA
Ingredienti:
300 g. di orecchiette fatte in casa
200 g. di fave secche sgusciate
1 spicchio di aglio
olio evo
sale
1-2 cipolle rosse di Acquaviva
Procedimento:
Mettete a bagno per 1 ora le fave, ( io evito questo passaggio). Poi scolatele e mettele a cuocere in un tegame coprite di acqua, l'ideale sarebbe nel pignatello, una sorta di brocca di terracotta, a fiamma bassissima, aggiungete uno spicchio di aglio e un filo di olio evo, portate a cottura, girando di tanto in tanto, senza alzare mai la fiamma, diventerà una bella crema di fave, alla fine salate un pò.
Una volta cotte le fave, lessare le orecchiette in abbondante acqua salata, nel frattempo fare un soffritto di cipolle rosse tagliate a fettine.
Scolare la pasta, versare in una coppa ed amalgamare con il purè di fave ed il soffritto di cipolle.
Andiamo ora a scoprire le meravigliose paste fresche delle altre regioni:
Piemonte: Agnolotti piemontesi conditi con la (il?) barbera
Trentino-Alto Adige: Frittatensuppe
Friuli-Venezia Giulia: Blecs con Tazzelenghe
Lombardia: Tortelli di zucca mantovani
Veneto: Bigoli con ragù d'anatra
Emilia Romagna: Maccheroni alla bobbiese
Liguria: Tagliolini alle borragini con crema di ricotta
Toscana: Tortelli maremmani
Marche: Le pincinelle marchigiane per l'Italia nel piatto
Umbria: Tagliolini con battuto
Abruzzo:Maccheroni alla chitarra
Lazio: Gli strigliozzi
Campania: Pettole e Fagioli
Basilicata: Fusilli lucani - maccheroni filati al ferretto
Puglia: Orecchiette con purè di fave e cipolla rossa di acquaviva
Calabria: Struncatura cà muddhica e alici salati
Sicilia: Ravioli di ricotta
Sardegna: Is Culurgionis Ogliastrini
http:// dolcitentazionidautore.blogspot .it/2015/10/ i-culurgionis-ogliastrini.html
http://
Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/
Notizie wikipedia
una bontà infinita.........complimenti per le orecchiette!!!
RispondiEliminaSpettacolari queste orecchiette!!! Un bacione
RispondiEliminaWow che meraviglia!!! Bravissima, le orecchiette sono sempre un piatto della tradizione intramontabile e questa ricetta mi incuriosisce molto. La proverò presto e magari ti chiederò qualche consiglio:-))
RispondiEliminaMeravigliose e perfette! Che esecuzione impeccabile. Quanto fascino ha la pasta fatta in casa? Ottimo piatto!
RispondiEliminache piatto prelibato, evviva le orecchiette, evviva la puglia!!!!!!Baci sabry
RispondiEliminaBellissimo il video!!!!
Milena, che meraviglia, sono perfette, tutte uguali, sottili, rugose, praticamente perfette, complimenti, un bacione
RispondiEliminaMilena che piatto super! Con tutte le vostre ricette mi avete fatto venire una fame pazzesca!!!!! Poi con le cipolle mamma mia che delizia...
RispondiEliminaUn piatto meraviglioso come lo è la tua puglia !
RispondiEliminaChe belle Milena, comunque tu le abbia preparate sono perfette! bacione
RispondiEliminaAh Milly....ma come si fa??? Le orecchiette a Bari sono tutta un'altra cosa!!!!! Quindi un metodo anche diverso...Mi devo cimentareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!! Questo giro è stato favoloso e tu come sempre rappresenti magnificamente la tua splendida regione <3
RispondiEliminaAdoro le orecchiette, uno dei miei formati di pasta fresca preferiti, insieme a cavatelli e strascinati (che sono un must in casa mia).. si vede che un pochino sono pugliese? ;)
RispondiEliminaLe tue orecchiette sono semplicemente perfette, e il condimento il matrimonio perfetto!
ma che bello con il video pure! pensavo di facessero con la punta del coltello, invece si fanno con la lama, inoltre le tue risultano già a posto senza rigirarle... avevo visto dei tutorial perchè volevo provarci un giorno che da fruttivendolo avevo acquistato le cime di rapa, poi ho desistito e le ho comprate già fatte. complimenti sei bravissima!
RispondiEliminaSpettacolari queste orecchiette! Complimenti!
RispondiEliminaAh ecco...aspettavo io le orecchiette e non mi hai delusa!!!! Puglia=Pasta Fresca=Orecchiette, è un dato di fatto!!! Ora mi studio la ricetta per benino e chissà mai un giorno...devo, voglio farle! Le tue intanto sono perfette! E il condimento una meraviglia! Brava Mile!
RispondiEliminaLe orecchiette sono la mia passione e le tue sono perfette
RispondiEliminaAdoro qusete ricette regionali... un gustosissimo piatto di pasta, complimenti!!!!
RispondiEliminaSi scrive orecchiette si legge puglia, il formato di pasta pieno di storia e tradizioni.
RispondiEliminaA Presto
Anche io pensavo che si facessero con la punta del coltello...sono rimasta incollata davanti al video. Bravissima. Debbo provare, le orecchiette sono buonissime e con quel sughetto sono irresistibili. Complimenti a te e alla Puglia.
RispondiEliminaComplimenti per il gustoso piatto, molto ma molto pugliese!
RispondiEliminaUn abbraccio, Rosa
Noooo, non ci riuscirò mai con il solo coltello. Sei bravissima Milena. Ma come fanno a venirti tonde e convesse? E poi, quel condimento pugliese strepitoso!
RispondiEliminaSono perfette! E secondo me il metodo con il coltello è meglio di quello con il dito...ho visto una signora che andava velocissima...a fuori di allenarsi ci si riuscirà!...forse
RispondiEliminaamo la puglia la mia seconda casa
RispondiEliminaoamai sono anni che andiamo sempre allo stesso posto
san foca forever i bambini la adorano e noi ancor di più
e la gente ,le pietanze tutto splendido
I prodotti eccezionali rendono migliore la vita di tutti i giorni. Scopri i funghi alla pugliese. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2NDk2MTY2MCwwMTAwMDAxMixmdW5naGktYWxsYS1wdWdsaWVzZS0zMTRtbC5odG1sLDIwMTYwNzAxLG9r
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