Pasta fresca fatta in casa... sulla tavola pugliese è il primo piatto per eccellenza che, con due ingredienti... semola di grano duro o di orzo e acqua e...un semplice sugo si porta a tavola un piatto con i fiocchi e della tradizione!
Dopo qualche precedente tentativo sono riuscita finalmente a preparare i famosi "minchiareddhi" o "maccaruni cu lu fierru te la pasta" tipici della zona salentina.
Per l'esecuzione di questa pasta è necessario un filo di ferro spesso qualche millimetro e quadrato, nei tentativi precedenti usavo un ferro tondo ma mi si appiccicava la pasta...o forse l'impasto era troppo morbido, beh...non so che dirvi, fatto sta che questa volta con il ferro quadrato e l'impasto di una giusta consistenza non ho avuto nessun problema e sono stati facilissimi da fare!
Vediamo come si realizzano...forse più difficile a spiegare che a prepararli!
Ingredienti:
500 g. di semola di grano duro o di orzo
250 ml circa di acqua tiepida
Procedimento:
Mettere la semola di grano duro sulla spianatoia a fontana, cominciare a versare l'acqua e iniziare a lavorare bene, man mano che si impasta versare la restante acqua o quella che ne assorbe e lavorare bene fino a far diventare l'impasto bello omogeneo elastico e senza grumi.
Formare una palla, avvolgere in pellicola o in un piatto coperto e far riposare una mezz'ora o poco più.
Poi staccare piccoli pezzi alla volta, formare dei rotolini lunghi che verranno poi tagliati in pezzi più piccoli di circa 4 - 5 cm., poggiare il ferro sul pezzo piccolo nel senso della lunghezza o anche leggermente obliquo per cavare la pasta, con la mano destra mantenere il ferro alla punta e con il palmo della mano sinistra premere leggermente sul rotolino e far scorrere avanti e indietro con un movimento rotatorio sulla spianatoia. Si formerà subito un maccherone bucato che verrà sfilato subito dal ferro e poggiato sulla spianatoia infarinata o su un canovaccio.
un abbraccio MILENA
Dopo qualche precedente tentativo sono riuscita finalmente a preparare i famosi "minchiareddhi" o "maccaruni cu lu fierru te la pasta" tipici della zona salentina.
Per l'esecuzione di questa pasta è necessario un filo di ferro spesso qualche millimetro e quadrato, nei tentativi precedenti usavo un ferro tondo ma mi si appiccicava la pasta...o forse l'impasto era troppo morbido, beh...non so che dirvi, fatto sta che questa volta con il ferro quadrato e l'impasto di una giusta consistenza non ho avuto nessun problema e sono stati facilissimi da fare!
Vediamo come si realizzano...forse più difficile a spiegare che a prepararli!
Ingredienti:
500 g. di semola di grano duro o di orzo
250 ml circa di acqua tiepida
Procedimento:
Mettere la semola di grano duro sulla spianatoia a fontana, cominciare a versare l'acqua e iniziare a lavorare bene, man mano che si impasta versare la restante acqua o quella che ne assorbe e lavorare bene fino a far diventare l'impasto bello omogeneo elastico e senza grumi.
Formare una palla, avvolgere in pellicola o in un piatto coperto e far riposare una mezz'ora o poco più.
Poi staccare piccoli pezzi alla volta, formare dei rotolini lunghi che verranno poi tagliati in pezzi più piccoli di circa 4 - 5 cm., poggiare il ferro sul pezzo piccolo nel senso della lunghezza o anche leggermente obliquo per cavare la pasta, con la mano destra mantenere il ferro alla punta e con il palmo della mano sinistra premere leggermente sul rotolino e far scorrere avanti e indietro con un movimento rotatorio sulla spianatoia. Si formerà subito un maccherone bucato che verrà sfilato subito dal ferro e poggiato sulla spianatoia infarinata o su un canovaccio.
un abbraccio MILENA
e'una pasta fantastica, ne ho un ricordo indimenticabile!!!!
RispondiEliminaFavolosa la tua pasta!!! Non ci riuscirei mai a farla così bella...sei davvero bravissima!! Baci, Mary
RispondiEliminaRimango sempre incanta da chi è capace di fare la pasta in casa.... Io sarei ancora li con il pezzo di ferro :-), baci
RispondiEliminaChe belli tesoroooo e poi credo di riuscire a realizzarli anch'io che in queste cose sono un pò incapace cmq brava sono bellissimi!!Bacioni
RispondiEliminacomplimenti ottima pasta !!vedo nella foto oltre al ferro anche la raschietta , ma che ci fai con quella? dalle mie parti la usavano non solo i contadini per pulirsi gli scarponi ma si usava anche per fare le orecchiette o strascinati. da noi si chiama in dialetto la "rasaule".un abbraccio,Peppe.
RispondiEliminaMile...spettacolari!!!!!!!! SOLO TU POTEVI CREARLI COSI PERFETTI!!!!Ma come fai??' fantastica!!!! Io me li papperei adesso con un bel sughetto dei tuoi....poi però.....chiacchieriamo tutta la sera!!!^_^ un bacione!!!
RispondiEliminaLeggendo il titolo mi sono fatta quattro risate.
RispondiEliminaLa pasta è perfetta ( una volta l'ho fatta anch'io) e guardando le tue foto mi hai fatto venir voglia.
Un abbraccio a te.
È semplicemente stupenda.
RispondiEliminaho sempre voluto provarci...magari in tua compagnia, saprei anche riuscirci! :)
Ti sono venuti una favola, brava!!!!!!
RispondiEliminauna pasta perfetta!complimenti
RispondiEliminaLo scorso agosto sono stata in vacanza in Salento e ci ho lasciato il cuore... posti meravigliosi e cibo fantastico!!! Ho assistito commossa alla preparazione della pasta fatta a mano durante le varie sagre del paese, e ovviamente ho portato a casa il ferretto!!!
RispondiEliminaTi sono venuti davvero bene, bravaaaaaaa!!!!
Un bacio
O_O fa vo lo si!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaCaspita, che brava che sei. Anche da noi c'è una pasta che si fa con il ferro, ma io non sono capace di manovrare quell'attrezzo :(
RispondiEliminaComplimenti!!!!