Buongiorno e....benvenuti tutti nella nostra consueta Rubrica Regionale!!!
Questa bella avventura, guidata dalle simpatiche Babi e Renata ....continua alla grande, sempre alla scoperta di sapori e profumi delle nostre regioni italiane!!!
E allora siete tutte pronte a partire per questo viaggio? Siiiii?
E forza andiamo subito a scoprire le prelibatezze che tutte noi rappresentanti di ciascuna regione abbiamo preparato!!!
Il tema di questa settimana è: CASTAGNE E FRUTTA SECCA
SICILIA: Pasticcini di pasta di mandorle di Cucina che ti Passa (http://www.cucinachetipassa.info/)
TOSCANA: Castagnaccio di Non Solo Piccante (http://www.nonsolopiccante.it/)
LOMBARDIA: La Busecchina di L’Angolo Cottura di Babi (www.langolocottura.it)
VENETO: Minestra di marroni di Semplicemente Buono (www.semplicebuono.blogspot.com/)
FRIULI VENEZIA GIULIA: Torta povera di Nuvole di Farina (http://nuvoledifarina.blogspot.com/)
PIEMONTE: Risu e castògne sèche di La Casa di Artù(http://lacasadi-artu.blogspot.com/)
EMILIA ROMAGNA: Castagnaccio alla ricotta di Zibaldone Culinario (http://zibaldoneculinario.blogspot.com/)
TRENTINO ALTO ADIGE: Zuppa di funghi e castagne in crosta di A Fiamma Dolce (http://afiammadolce.blogspot.it/)
PUGLIA: Le chiacune di Breakfast da Donaflor (http://breakfastdadonaflor.blogspot.it/)
LAZIO: Agnolotti con le castagne dop di Vallerano di Chez Entity (http://elly-chezentity.blogspot.it/)
LIGURIA: i battolli di Un’arbanella di Basilico http://arbanelladibasilico.blogspot.it/
UMBRIA: Brustengolo di 2 Amiche in Cucina (http://amichecucina.blogspot.it/)
MARCHE: Tagliatelle con le noci di La Creatività e i suoi Colori (http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.it)
ABRUZZO: Sassi D’Abruzzo di In Cucina da Eva (http://blog.giallozafferano.it/incucinadaeva/ )
VALLE D’AOSTA: “Castagne sciroppate, Tagliatelle con farina di castagne fontina e noci, Torta di noci di Courmayeur” di L’Appetito Vien Mangiando (http://cinzia-lappetitovienmangiando.blogspot.it/)
SARDEGNA: Ciambelline alla arancia e mandorle veloci senza latte e uova di Vickyart Arte in Cucina (http://blog.giallozafferano.it/vickyart/)
BASILICATA: Castagnaccio di Pasticciando con Magica Nanà (http://blog.giallozafferano.it/sognandoincucina/)
MOLISE: Ostie richiene di Mamma Loredana (http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.it)
E da me:
Molti
anni fa, il 2 novembre, giornata meditativa nel commemorare i nostri
cari defunti, si offriva e si mangiava qualcosa di buono preparato nelle
settimane precedenti.
I ragazzi riunendosi in comitiva andavano presso i loro parenti o conoscenti chiedendo fichi secchi ed esordivano bussando nel recitare la seguente quartina: “Iòsce iè ll’àneme de le muèrte. / Sott’a la cammìse ce ppuèrte? / Puèrte u u-affercìidde, / E ddamme du verrìggue” (Oggi è il giorno dei defunti. / Sotto la camicia che porti? / Porti un orletto ricucito, / E dammi due fichi secchi). “Verrìggue”, specie di fichi.
La fase dell'essicazione l'ho saltata....questi fichi secchi li ho presi da una delle anziane signore che ancora qui nel mio paese nel periodo di maggior produzione, mettono a seccare i fichi delle proprie campagne!
Ingredienti e procedimento:
Versione dialetto barese:
P.S.: Io le mandorle le ho prima tostate un pò nel forno prima di inserirle nei fichi...mi piacciono di più croccanti!
Fonte: Don Dialetto.it
Questa bella avventura, guidata dalle simpatiche Babi e Renata ....continua alla grande, sempre alla scoperta di sapori e profumi delle nostre regioni italiane!!!
E allora siete tutte pronte a partire per questo viaggio? Siiiii?
E forza andiamo subito a scoprire le prelibatezze che tutte noi rappresentanti di ciascuna regione abbiamo preparato!!!
Il tema di questa settimana è: CASTAGNE E FRUTTA SECCA
CALABRIA: Crocette di Rosa ed Io (http://rosaantonino.blogspot.it/ )
CAMPANIA: Castagne allesse di Le Ricette di Tina (http://blog.giallozafferano.it/ricetteditina/ )SICILIA: Pasticcini di pasta di mandorle di Cucina che ti Passa (http://www.cucinachetipassa.info/)
TOSCANA: Castagnaccio di Non Solo Piccante (http://www.nonsolopiccante.it/)
LOMBARDIA: La Busecchina di L’Angolo Cottura di Babi (www.langolocottura.it)
VENETO: Minestra di marroni di Semplicemente Buono (www.semplicebuono.blogspot.com/)
FRIULI VENEZIA GIULIA: Torta povera di Nuvole di Farina (http://nuvoledifarina.blogspot.com/)
PIEMONTE: Risu e castògne sèche di La Casa di Artù(http://lacasadi-artu.blogspot.com/)
EMILIA ROMAGNA: Castagnaccio alla ricotta di Zibaldone Culinario (http://zibaldoneculinario.blogspot.com/)
TRENTINO ALTO ADIGE: Zuppa di funghi e castagne in crosta di A Fiamma Dolce (http://afiammadolce.blogspot.it/)
PUGLIA: Le chiacune di Breakfast da Donaflor (http://breakfastdadonaflor.blogspot.it/)
LAZIO: Agnolotti con le castagne dop di Vallerano di Chez Entity (http://elly-chezentity.blogspot.it/)
LIGURIA: i battolli di Un’arbanella di Basilico http://arbanelladibasilico.blogspot.it/
UMBRIA: Brustengolo di 2 Amiche in Cucina (http://amichecucina.blogspot.it/)
MARCHE: Tagliatelle con le noci di La Creatività e i suoi Colori (http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.it)
ABRUZZO: Sassi D’Abruzzo di In Cucina da Eva (http://blog.giallozafferano.it/incucinadaeva/ )
VALLE D’AOSTA: “Castagne sciroppate, Tagliatelle con farina di castagne fontina e noci, Torta di noci di Courmayeur” di L’Appetito Vien Mangiando (http://cinzia-lappetitovienmangiando.blogspot.it/)
SARDEGNA: Ciambelline alla arancia e mandorle veloci senza latte e uova di Vickyart Arte in Cucina (http://blog.giallozafferano.it/vickyart/)
BASILICATA: Castagnaccio di Pasticciando con Magica Nanà (http://blog.giallozafferano.it/sognandoincucina/)
MOLISE: Ostie richiene di Mamma Loredana (http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.it)
E da me:
Le chiacùne
I fichi secchi
Le chiacùne (in dialetto barese)...i fichi secchi con le mandorle al forno sono una prelibatezza della cucina Pugliese e continuano ad essere tra i ceti contadini delle zone agrituristiche, ausili di manifestazioni di cordiale ospitalità!
Per mia madre era un rito dedicarsi a questa preparazione e custodiva i boccacci pieni di fichi come se fossero pieni di gioielli ...e quanto ne era orgogliosa quando li offriva ai suoi cari!!!
Insomma...quei boccacci racchiudevano il sole dell'estate e tutto l'amore con cui venivano preparati i fichi!!!
(Grazie Mariarita di Le ricette di Ninì...del suggerimento, si perchè per questa puntata ero andata proprio in crisi...quasi ci stavo rinunciando, ma poi parlando con Mariarita che mi fa: " Ma come...proprio tua madre preparava dei fichi secchi favolosi!!!" Ah....è veroooooo, me ne ero proprio dimenticata!!!)
I ragazzi riunendosi in comitiva andavano presso i loro parenti o conoscenti chiedendo fichi secchi ed esordivano bussando nel recitare la seguente quartina: “Iòsce iè ll’àneme de le muèrte. / Sott’a la cammìse ce ppuèrte? / Puèrte u u-affercìidde, / E ddamme du verrìggue” (Oggi è il giorno dei defunti. / Sotto la camicia che porti? / Porti un orletto ricucito, / E dammi due fichi secchi). “Verrìggue”, specie di fichi.
(Tale usanza
voleva significare la fine di alcuni prodotti agricoli estivi e
l'inizio di quelli autunnali).
La fase dell'essicazione l'ho saltata....questi fichi secchi li ho presi da una delle anziane signore che ancora qui nel mio paese nel periodo di maggior produzione, mettono a seccare i fichi delle proprie campagne!
Ingredienti e procedimento:
Versione dialetto barese:
Acquànne iè
u mèse de le fiche e u prìizze iè bbuène, s’accàttene ngocch’e rrète (rète =
misura antica e disusata pari alla centesima parte del cantaro, equivalente a
Kg. 0,891. -N.d.R.-).
Che nu chertìidde se tàgghie a metà, pe llènghe, do cule o pedecìne; se scàzzene nu pìcche m-mènz’a le mane, se mettène sop’a na tàuue e se pòrtene sop’o u-àscre pe ffall’asseccà o sole.
Dope ca se sò seccàte bbèlle bbèlle, se pìgghie dò amìnue, se càzzene e u nuzze se mètte m-mènz’a le dò fèdde du chiacòne; s’achiùdene le dò metà e se mèttene iìnd’a na capasèdde de crète asseduàte a felàre a felàre acchenzàte che nu pìcche d’anesìne, ngocch’e fronze de llore e cce se vole sfezzià a ffà na cose cchiù de lusse, nu pìcche de cioccolàte a pezzìitte.
La capasèdde se manne o furne e acquànne le chiacùne sò state mbernàte, s’astìpene pe mangiàlle acquànne vène u desedèrie.
Che nu chertìidde se tàgghie a metà, pe llènghe, do cule o pedecìne; se scàzzene nu pìcche m-mènz’a le mane, se mettène sop’a na tàuue e se pòrtene sop’o u-àscre pe ffall’asseccà o sole.
Dope ca se sò seccàte bbèlle bbèlle, se pìgghie dò amìnue, se càzzene e u nuzze se mètte m-mènz’a le dò fèdde du chiacòne; s’achiùdene le dò metà e se mèttene iìnd’a na capasèdde de crète asseduàte a felàre a felàre acchenzàte che nu pìcche d’anesìne, ngocch’e fronze de llore e cce se vole sfezzià a ffà na cose cchiù de lusse, nu pìcche de cioccolàte a pezzìitte.
La capasèdde se manne o furne e acquànne le chiacùne sò state mbernàte, s’astìpene pe mangiàlle acquànne vène u desedèrie.
Versione
italiana:
Nel periodo
in cui si trovano fichi in abbondanza e, quindi, a buon mercato, si comprano un
certo quantitativo.
Con un coltello si tagliano per la lunghezza, in due parti, lasciandoli attaccati per il peduncolo; si schiacciano leggermente fra le mani e si ripongono su un asse esponendoli al sole perché essicchino.
Quando sono ben secchi, si prendono delle mandorle, si mettono al centro del fico, si riavvicinano le due metà, si schiaccia tra le mani e si ripone ordinatamente in un recipiente di creta cospargendoli di confettini colorati e qualche foglia di alloro tra uno strato e l’altro.
Se, poi, si vuole una preparazione più raffinata, insieme ai confettini, si aggiunge qualche pezzetto di cioccolato fondente sbriciolato.
Si mette al forno il recipiente; poi si ripone per consumare i fichi nelle ricorrenze o per il dolcetto serale.
Con un coltello si tagliano per la lunghezza, in due parti, lasciandoli attaccati per il peduncolo; si schiacciano leggermente fra le mani e si ripongono su un asse esponendoli al sole perché essicchino.
Quando sono ben secchi, si prendono delle mandorle, si mettono al centro del fico, si riavvicinano le due metà, si schiaccia tra le mani e si ripone ordinatamente in un recipiente di creta cospargendoli di confettini colorati e qualche foglia di alloro tra uno strato e l’altro.
Se, poi, si vuole una preparazione più raffinata, insieme ai confettini, si aggiunge qualche pezzetto di cioccolato fondente sbriciolato.
Si mette al forno il recipiente; poi si ripone per consumare i fichi nelle ricorrenze o per il dolcetto serale.
P.S.: Io le mandorle le ho prima tostate un pò nel forno prima di inserirle nei fichi...mi piacciono di più croccanti!
Fonte: Don Dialetto.it
BUONA SETTIMANA!!!
Anche a me piacciono ancor piu croccanti le mandorle!!!!!!amica mia...questa chiacune sono SPETTACOLARI!!!!!si sente il profumo della natura pugliese fino a a qui!!!!Se poi..a farcirle sei tu..allora dormo tranquilla e me le pappooooo tutteeeeeeeeeeeeeeeee (hihi ingorda!!!!)un bacioneeee
RispondiEliminaQuante ricette si scoprono stamattina sul regionale:-) Complimenti Dona:-) Bellissime:-) Un abbraccio Cinzia
RispondiEliminaNooo mi state facendo morire oggi!Segno graziee..buona giornata
RispondiEliminaWow bellissimi! straordinaria come sempre!! buona giornata!
RispondiEliminaChe belle le ricette della tradizione!!!
RispondiEliminaAdoro i fichi secchi, brava!!!
Ciao e buona settimana
Le mandorle croccanti sono sempre le migliori non c'è che dire, se poi li metti dentro a questi fichi diventano irresistibili!
RispondiEliminaComplimenti per la ricetta tesoro!
Bravissima, hai scelto una ricetta perfetta!
bacioni e buon inizio settimana!
Bellissima ricetta, stamattina ci sono tantissima ricette da provare con i molto frutti che ci accompagnano in questo periodo.
RispondiEliminaComplimenti.
Elisa e Laura.
ottimi!! io li ho sempre mangiati con le noci, ma devo provare con le mandorle! devono essere buonissimi!
RispondiEliminaChe ricetta stupenda mi piacciono con le mandorle dentro:) questo viaggio regionale che ci hai fatto e' davvero meraviglioso :)
RispondiEliminaUn abbraccio
Bella , bella, bella e ...buona!!!
RispondiEliminaMi sembra di vederli quesgli orci pieni di fichi , dove andare ad infilare furtivamente una manina per trovare un piccola golosità!
Ho sognato sulle tue belle immagini!
ciao loredana
buoni!!!!sei stata bravissima nella preparazione e...poi che presentazione!!!!brava...brava...ma dei fichi freschi ti è rimasto qualche chiletto????grazie!!!un abbraccio!
RispondiEliminache buoni!!!
RispondiEliminaanche qui nel Cilento ne facciamo di simili, li prepariamo in genere per il Natale, ottimi :P
buoni, li preparo anche io , ma senza le mandorle, che sicuramente danno un tocco in più, baci e buona giornata
RispondiEliminaBuonissimi questi dolcetti
RispondiEliminaComplimenti
Ciaoooll
anche io avrei fatto come te e avrei tostato anche le mandorle, che bello scoprire tramite il tuo post queste tradizoni della tua terra e che bello scoprirne anche il dialetto. un bacione
RispondiEliminaDeliziosi con le mandorle tostate! Gli conferiscono quella giusta croccantezza... che non guasta. E sei stata bravissima a prepararli! Lasciamene un pacchettino da mettere sotto l'albero di natale!!! Bacio!
RispondiEliminaMa che bella l'idea di tostare le mandorle ..le prossime crocette le faccio così...è vero!!!!!!!!! cosa racchiude più il sole dei fichi secchi!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaSiamo troppo in sintonia ragazza
Un bacione e Complimenti per il bellissimo post
Ti abbraccio Pugliese
Buona settimana
Anche qui mio marito impazzirebbe! Anch'io li preferisco con la mandorla bella croccante dhe contrasta con la morbidezza dei fichi. Bellissimo post cara, le tradizioni sono sempre affascinanti nella loro semplicitá! Grazie e buona settimana, Babi
RispondiEliminahe bontà Dona, sei talmente brava! Un bacione
RispondiEliminaBuone, buone,buone.....impazzisco per i fichi!!!
RispondiEliminaIo e mio marito adoriamo i fichi secchi con le mandorle, ma nel guardare i tuoi ci siamo chiesti cosa abbiamo mangiato fino ad ora....Quelli che acquisto nei negozi non hanno niente a che vedere con i tuoi fatti in casa! Bravissima :)
RispondiEliminaUn bacio!
Questi bocconcini devo essere una vera delizia, soprattutto mi piace la parte in dialetto e il ricordo di affetti che ti lega a questa preparazione!
RispondiEliminabravissima!
Ciao Dona, che bello questo post, hai raccontato tante belle usanze della tua terra di Puglia, una regione che conosco poco purtroppo. E questi fichi una delizia :) Un bacio grande
RispondiEliminaBellissimo post! Hai fatto bene ad inserire una parte in dialetto, devo impararlo prima di trasferirmi...
RispondiEliminacaspita mi hai allibito con al tua preparazione!
RispondiEliminaChe buoni i fichi secchi, che bella presentazione e che bella descrizione del nostro dialetto! Io li ho preparati l'anno scorso, purtroppo quest'anno non ne ho avuto il tempo; mi accontenterò di ammirare le tue foto! Ciao
RispondiEliminaA Natale sono una chiccheria, se poi c'è pure il cioccolato... una bomba!
RispondiEliminaComplimenti per il post e per le foto, bellissime! bacioni!
Guardo e riguardo le foto cercando di gustare a distanza il sapore di queste delizie! Grazie per la visione e per la ricetta
RispondiEliminaChe voglia mi è venuta!!Dalle mie parti i fichi si farciscono con le noci, ma penso che la mandrle siano più buone. Ciao.
RispondiEliminaMa anche i fichi bisogna saperli utilizzare al meglio. E tu sei una maestra
RispondiEliminasi impara la cucina e anche la cultura del dialetto :-)
RispondiEliminamamma mia! aiuto! anche qui una goduria! mai mangiati, mai visti! ma li mangerei volentieri :D ottimi! ciao cara!
RispondiEliminaE aveva ragione ad essere orgogliosa di quel boccaccio!Altro che gioielli,la tua mamma sapeva apprezzare i doni della natura,sfruttandoli nei modi migliori!E questo tipo di preparazione mi sembra eccellente,per gustare al meglio un frutto così prezioso!Un bacione cara!
RispondiEliminaMi piace tanto il tuo dialetto, i fichi imbottiti sono deliziosi.
RispondiEliminaLi faceva anche la mia mamma così ricoperti di cioccolato fuso.
Brava Donaflor, mi piacciono tanto le tue ricette.
Un abbraccio!
In Toscana riempiamo i fichi secchi con le noci e le mangiamo sempre per Natale. Mai provati con le mandorle... per il prossimo Natale sarà una prova da fare! Davvero una gran prelibatezza. Il problema è smettere di mangiare quando cominci... :-)
RispondiEliminaChe belle foto!....e che invidia i fichi...qui li vendono singoli!
RispondiEliminafrancesca
Mia madre li prepara ancora oggi, a casa mia abbiamo la fortuna di avere i nostri fichi e le nostre mandorle e questo è il modo migliore per assaporare durante tutto l'inverno questi meravigliosi prodotti. mi ha divertito la versione in dialetto barese, ho capito quasi tutto senza bisogno della traduzione! bravissima! baci e buona notte!
RispondiEliminaLo sai che " sforni" delle meravigliose ricette? Bravissima.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata.
Li conosco eccome!!!! Che bontà!! Un'amica di famiglia me ne fa dono tutti gli anni!!! :)
RispondiEliminaBravissima, una ricetta della tradizione super buona!!!!!
Un bacione enorme!!!!!
Una fantastica ricetta della tradizione e le foto sono bellissime!!! Complimenti per tutto, un bacio e buona giornata
RispondiElimina