Siamo entrati ormai nel clima festoso di Carnevale e noi del gruppo de "L'Italia nel piatto" oggi vi proponiamo tutta una serie di ricette dolci o salate tipiche del Carnevale!
Nella mia cucina trovate dei dolcetti a base di "Farnedd" o "Farinella" prodotto tipico di Putignano, bella cittadina posta su tre colli e famosissima per il suo Carnevale, il più antico d'Europa, pare sia anche il più lungo visto che inizia il 26 dicembre.
Durante il 1300 ci furono violente invasioni Saracene che portarono terrore e morte fra la gente di Putignano e fu durante una di queste che alla popolazione venne una brillante idea, si cosparsero tutto il corpo con una polvere color nocciola mostrandosi agli invasori come mostri! I saraceni, spaventati e pensando che gli abitanti del paese fossero stati colti da una strana e grave malattia contagiosa, fuggirono via! Putignano fu salva!
Quella polvere misteriosa non era altro che la Farinella (a farnedd), uno sfarinato di ceci ed orzo pestati e tostati.
Insomma, la Farinella è un cibo antico dei nostri contadini, formava l'unico pranzo che si consumava durante i duri lavori nei campi, si portava appeso alla vita in un sacchetto di tela chiamato "u volz"e dapprima era mangiato al naturale in polvere, semplicemente con acqua, olio e sale oppure accompagnava fichi freschi o secchi.
Nel 1700, i maestri di cucina la proposero anche ai signori, sulla pasta al sugo, con le verdure, patate lesse ed anche come dolce mescolato allo zucchero.
Le sue origini sono così antiche tanto che, nel tempo, questo sfarinato si è associato anche al carnevale dando il nome alla maschera simbolo delle sfilate carnascialesche di Putignano, Farinella ha l'abito simile ad Arlecchino ma con un cappello da giullare con punte e campanelli. Originariamente i colori della maschera di Farinella erano bianchi e verdi, i colori della città ed il personaggio era rappresentato nell'atto di mettere pace fra cane e gatto che simboleggiavano i cittadini di Putignano.
Oggi sono ormai in pochi a conoscere questo gustoso prodotto e se non fosse stato per la ricerca effettuata in rete, anch'io sarei rimasta all'oscuro di questo profumato sfarinato.
La peculiarità di questo prodotto è quella di essere usata così com'è, in quanto tostata e non cruda, quindi ottima per accompagnare sughi, verdure lesse o patate.
Sono riuscita a comprare la farinella da un produttore di Putignano, forse l'unico rimasto, che munito di una macina in pietra, riesce ancora a donarci la tradizione della nostra terra!
E da lui ho ricevuto la ricetta di questi dolcetti che vi propongo oggi!
Un abbraccio MILENA
Notizie prese qui
Ingredienti:
500 g. di farinella mista di ceci ed orzo
275 g. di burro
175 g. di zucchero
2 uova
1 tuorlo
1 buccia di limone grattugiato
1 buccia di arancia grattugiata
1 pizzico di cannella
latte q.b (se occorre)
Procedimento:
In una coppa lavorare il burro a crema, aggiungere lo zucchero, le uova, la buccia grattugiata di limone ed arancia e cannella.
Mescolare e versare il tutto al centro della farina.
Impastare, formare una palla e far riposare per un po'.
Poi stendere l'impasto e dare la forma a vostro piacere.
Infornare a 160° per circa 15 minuti.
E questi invece sono dolcetti di farinella al vincotto di fichi
Ingredienti:
farinella e farina integrale q.b.
250 ml. di vincotto di fichi
50 g. di noci tritate
25 g. di zucchero
7 g. di ammoniaca
1 pizzico di cannella
buccia di arancia e limone grattugiato
In una zuppiera versare il vincotto di fichi, aggiungere le noci tritate, ammoniaca, cannella, buccia di arancia e di limone grattugiati, amalgamare e versare le farine fino ad ottenere un impasto consistente, stendere l'impasto e formare i dolcetti con le formine.
infornare a 160° per circa 15 minuti.
Ricetta presa qui
Ed ora non lasciatevi sfuggire le ricette tipiche delle altre regioni:
Il vincitore del contest di Gennaio per le ricette con la frutta secca è franca del blog Cannella e gelsomino con i suoi meravigliosi "mucatoli" http://cannellaegelsomino.blogspot.it/2015/01/i-mucatoli.html!!!
Nella mia cucina trovate dei dolcetti a base di "Farnedd" o "Farinella" prodotto tipico di Putignano, bella cittadina posta su tre colli e famosissima per il suo Carnevale, il più antico d'Europa, pare sia anche il più lungo visto che inizia il 26 dicembre.
Durante il 1300 ci furono violente invasioni Saracene che portarono terrore e morte fra la gente di Putignano e fu durante una di queste che alla popolazione venne una brillante idea, si cosparsero tutto il corpo con una polvere color nocciola mostrandosi agli invasori come mostri! I saraceni, spaventati e pensando che gli abitanti del paese fossero stati colti da una strana e grave malattia contagiosa, fuggirono via! Putignano fu salva!
Quella polvere misteriosa non era altro che la Farinella (a farnedd), uno sfarinato di ceci ed orzo pestati e tostati.
Insomma, la Farinella è un cibo antico dei nostri contadini, formava l'unico pranzo che si consumava durante i duri lavori nei campi, si portava appeso alla vita in un sacchetto di tela chiamato "u volz"e dapprima era mangiato al naturale in polvere, semplicemente con acqua, olio e sale oppure accompagnava fichi freschi o secchi.
Nel 1700, i maestri di cucina la proposero anche ai signori, sulla pasta al sugo, con le verdure, patate lesse ed anche come dolce mescolato allo zucchero.
Le sue origini sono così antiche tanto che, nel tempo, questo sfarinato si è associato anche al carnevale dando il nome alla maschera simbolo delle sfilate carnascialesche di Putignano, Farinella ha l'abito simile ad Arlecchino ma con un cappello da giullare con punte e campanelli. Originariamente i colori della maschera di Farinella erano bianchi e verdi, i colori della città ed il personaggio era rappresentato nell'atto di mettere pace fra cane e gatto che simboleggiavano i cittadini di Putignano.
Oggi sono ormai in pochi a conoscere questo gustoso prodotto e se non fosse stato per la ricerca effettuata in rete, anch'io sarei rimasta all'oscuro di questo profumato sfarinato.
La peculiarità di questo prodotto è quella di essere usata così com'è, in quanto tostata e non cruda, quindi ottima per accompagnare sughi, verdure lesse o patate.
Sono riuscita a comprare la farinella da un produttore di Putignano, forse l'unico rimasto, che munito di una macina in pietra, riesce ancora a donarci la tradizione della nostra terra!
E da lui ho ricevuto la ricetta di questi dolcetti che vi propongo oggi!
Un abbraccio MILENA
Notizie prese qui
Dolcetti di farinella
Ingredienti:
500 g. di farinella mista di ceci ed orzo
275 g. di burro
175 g. di zucchero
2 uova
1 tuorlo
1 buccia di limone grattugiato
1 buccia di arancia grattugiata
1 pizzico di cannella
latte q.b (se occorre)
Procedimento:
In una coppa lavorare il burro a crema, aggiungere lo zucchero, le uova, la buccia grattugiata di limone ed arancia e cannella.
Mescolare e versare il tutto al centro della farina.
Impastare, formare una palla e far riposare per un po'.
Poi stendere l'impasto e dare la forma a vostro piacere.
Infornare a 160° per circa 15 minuti.
E questi invece sono dolcetti di farinella al vincotto di fichi
Ingredienti:
farinella e farina integrale q.b.
250 ml. di vincotto di fichi
50 g. di noci tritate
25 g. di zucchero
7 g. di ammoniaca
1 pizzico di cannella
buccia di arancia e limone grattugiato
In una zuppiera versare il vincotto di fichi, aggiungere le noci tritate, ammoniaca, cannella, buccia di arancia e di limone grattugiati, amalgamare e versare le farine fino ad ottenere un impasto consistente, stendere l'impasto e formare i dolcetti con le formine.
infornare a 160° per circa 15 minuti.
Ricetta presa qui
Ed ora non lasciatevi sfuggire le ricette tipiche delle altre regioni:
Trentino-Alto Adige: Frittelle di mele trentine
Friuli-Venezia Giulia: Rafioi o ravioli di Carnevale
Veneto: Lattughe e frigole de carneval
Lombardia: Chiacchiere milanesi
Liguria: Bugie http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/02/litalia-nel-piatto-ricette-di-carnevale.html
Emilia Romagna:Tagliatelle dolci fritte http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/02/tagliatelle-dolci-fritte-per-litalia.html
Toscana: Berlingozzi (detti anche zuccherini)
Umbria: Strufoli http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/02/strufoli-per-l…lia-nel-piatto.html
Abruzzo: Cestini di Cicerchiata http://ilmondodibetty.it/cestini-di-cicerchiata/
Molise: Migliaccio molisano http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/02/migliaccio-molisano-per-un-carnevale.html
Lazio: Fregnacce http://beufalamode.blogspot.com/2015/02/fregnacce-di-acquapendente-per-litalia.html
Campania: Sanguinaccio con il sangue di maiale
Basilicata: Polpette di pane e patate
Calabria: Pruppetti cu u sucu http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/02/pruppetti-cu-u-sucu.html
Sicilia: Il cannolo http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2015/02/il-cann
Il vincitore del contest di Gennaio per le ricette con la frutta secca è franca del blog Cannella e gelsomino con i suoi meravigliosi "mucatoli" http://cannellaegelsomino.blogspot.it/2015/01/i-mucatoli.html!!!
da pugliese non conoscevo questa specialità...grazie per le informazioni e per i bei biscottini che hai realizzato. un abbraccio,peppe.
RispondiEliminaMa che bello questo post, Milena, e che magnifici dolcetti! Un bacione a presto
RispondiEliminaOh che invidia qui non si fa nulla x carnevale!
RispondiEliminaNon conoscevo nè la storia nè la farinella! Immagino il profumo e mi vengono in mente mille idee per utilizzarla.. in primis le tue buonissime ricette! Prima o poi la proverò!
RispondiEliminaecco l'ingrediente segreto e magico di cui parlavi! Grazie per averlo cercato e sopratutto per aver preparato questi biscottini speciali! Sono queste ricette antiche che scaldano il cuore! complimenti!
RispondiEliminaQuante cose si imparano con il nostro gruppo, grazie per averci fatto conoscere questi sfiziosi dolcetti.
RispondiEliminamai sentito parlare di questi dolcetti, m'ispirano moltissimo, un bacione
RispondiEliminaMiria
Nemmeno io conoscevo la farinella...nè tantomeno la sua storia...davvero molto interessante Milena! Complimenti! E che dire dei dolcetti....semplicemente meravigliosi, golosi e bellissimi!!!! Una gioia per la vista e il palato!!!!
RispondiEliminaMa tu lo sai che,,,questi li rubo???? Li veganizzo anche (ormai ci ho preso troppo gustoooo:D) Sono meravigliosiiiiiiiiii, con farina di ceci!!!!! Li devo provareeeeee!!! Spettacolari e...uff che voglia di assaggiarli!!!! Mi tocca proprio farli :D BRAVISSIMAAAAAAAAA Mile <3 un bacione
RispondiEliminainteressantissima la storia della farinella, io proprio non la conoscevo! i tuoi dolcetti sono favolosi, complimenti, mi mangerei lo schermo del pc!!
RispondiEliminaUna ricetta che non conoscevo, una vera delizia!
RispondiEliminaQuante cose si imparano da questa rubrica! Brava!
RispondiEliminana che buoni che devono essere questi dolcetti :)
RispondiEliminaLi avevo adocchiati in giro e finalmente riesco a passare con calma e leggere….non li conoscevo, e ancora di più mi sorprendo davanti agli ingredienti . Mi piacerebbe assaggiare uno ;-).
RispondiEliminaCeci e orzo uguale farinella, non si finisce mai di apprendere.
RispondiEliminaSpettacolari
Mi piacciono!! Ma al posto della farinella di ceci e orzo posso usare altro? Perchè mi sa che ho un pò di difficoltà a reperirla!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Monica
Milena, la storia della farinella mi ha conquistata, per non dire dei dolcetti. È bello che tu ti sia data da fare per cercare l'ingrediente principale. Dimmi una cosa: io ho in casa sia la farina di ceci che la farina d'orzo; potrei mescolarle in parti uguali e tostarle?
RispondiEliminaGiovanna...ceci ed orzo vanno tostati prima di essere pestati e ridotti in farina! la farina mi sembra impossibile tostarla!
Eliminaun abbraccio
....voglio provare con le farine mischiate: vediamo che viene fuori!
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